Usare lo Smartphone Android come una Fotocamera Reflex (DSLR)

di Samuele

Smartphone Android come una fotocamera reflexA volte l’evoluzione tecnologica segue delle strade ben strane. Così, tanto per dire, nel giro di poco tempo ci siamo ritrovati per le mani degli smartphone con fotocamare da svariati megapixel. Smartphone che possiamo usare più che bene come macchina fotografica, e che non sfigurano di certo a confronto con prodotti specifici. Ovviamente ci sono dei limiti a partire dalla qualità dei diversi obiettivi e delle lenti utilizzate. Ma in alcuni casi la potenza di calcolo di questi device può supplire alle deficienze. Anche senza scomodare gli esperimenti di Google e le sue foto 3D possiamo utilizzare al meglio uno smartphone Android come fosse una fotocamera reflex DSLR. A patto di avere a disposizione un’applicazione decente.

Camera FV-5 Lite (gratis)

Versione a pagamento di Camera FV-5 (3 €)

Interfaccia grafica dell'applicazione Camera FV-5

Ma cosa differenzia realmente uno smartphone di fascia alta da una fotocamera DSLR di qualità medio-bassa? In realtà non molto. Probabilmente la prima cosa che notiamo è la mancanza di alcuni tasti dedicati al controllo diretto della fotocamera stessa. Ma non è poi un gran problema, possiamo ovviare utilizzando un software specifico. Io vi consiglio di provare Camera FV-5. Ne esistono due versioni, una gratuita e una a pagamento. E, indovinate, cosa vi consiglio? Esatto, scaricate quella gratis e poi, se siete soddisfatti, e se vi serve veramente, mettete mano al portafogli.  Ma cosa deve fare un’applicazione per trasformare uno smartphone in una fotocamera?

Esempio di modifica dell'esposizione con l'applicazione

Sicuramente servono queste caratteristiche:

  • Possibilità di regolare i parametri fondamentali della fotocamera come l’ISO, l’esposizione, la luce, la messa a fuoco, il bilanciamento del bianco e la velocità di scatto dell’otturatore (virtale, of course).
  • Gestire scatti con esposizione lunga. E con lunga intendo fino a 30 secondi, ottimi per rirpese notturne o in condizioni di luce molto scarsa.
  • Capacità di mappare i vari tasti fisici dello smartphone assegnando ad ognuno un compito specifico: ISO, temperatura del colore, e cose così.
  • Supporto per metadati in formato EXIT e XMP.
  • Regolazione avanzata per l’autoscatto.
  • Un buon software di messa a fuoco automatica, sia con tecnologia touch ot focus che in “modalità infinito”. E, ovviamente, la possibilità di bloccare la messa a fuoco e di definirla manualmente.
  • Un zoom digitale abbastanza evoluto.

Modifica dei parametri dei colori delle fotografie

Il massimo sarebbe la possibilità di salvare le immagini in vari formati. Questo programma, e altri simili, riescono a salvare le foto in formato JPG e PNG ma non sono ancora riuscito a trovarne uno che salvi in RAW. Ma questa è un’esigenza abbastanza specifica e riguarda un altro livello di qualità fotografica. Di conseguenza chi ha bisogno di salvare in RAW ha già una macchina fotografica in grado di farlo.

Selezione delle opzioni degli scatti fotografici

E i filtri? Bé, questo programma evita volutamente tutti i trucchi comuni ad altre applicazioni. In compenso ci permette di controllare completamente la nostra macchina fotografica. Il che rende più difficile avere degli scatti “particolari” o belli ma permette di imparare le basi della tecnica fotografica. Anzi, se proprio devo dare un giudizio io vi consiglio questo: se non sapete fotografare, se siete alle prime armi, se volete imparare potete sfruttare il vostro smartphone per apprendere i rudimenti della ripresa fotografica. In questo modo risparmierete sull’acquisto di una prima macchina fotografica, acquisto che farete in futuro con alle spalle un minimo d’esperienza e la consapevolezza su cosa vi serve veramente.