E’ arrivato il fatidico momento in cui il nostro povero cellulare sta per tirare le cuoia e non possiamo far altro che mandarlo in pre-pensionamento, provvedendo all’acquisto di un nuovo dispositivo. Nonostante la presenza di Blackberry e Windows Phone, la massima disputa si gioca tra Android e iPhone. Il vantaggio più grande di Android è che, essendo un sistema operativo libero, viene utilizzato dalla maggior parte degli smartphone in commercio. D’altro canto, lo smartphone di casa Apple offre un’esperienza di altissimo livello: le app presenti sull’App store di iTunes sono tutte studiate dal team della casa di Cupertino, prima di essere approvate definitivamente. Inoltre, la musica viene sincronizzata automaticamente su iTunes e, con iCloud, si possono sincronizzare i PC con il nostro iPhone. Ultimo aspetto, ma non meno importante, iOS non prende virus, rendendo così l’iPhone affidabilissimo. Insomma, tutto depone a favore di Apple e decidiamo, quindi, di dotarci di un iPhone. Attualmente, sul mercato, ce ne sono 4 modelli: iPhone 5C, 5S, 6 o 6 Plus. Quale, fra questi, fa al caso vostro? In questa guida li confronteremo e, a seconda delle vostre esigenze, valuterete quale iPhone fa al caso vostro.

Quando ero una ragazzina, ogni mese avevo l’appuntamento fisso con l’edicolante per acquistare i miei fumetti preferiti (nella fattispecie Dylan Dog e Julia). Poi, con l’università e la mole di esami da dover preparare, il mio rapporto con i fumetti si è fatto sempre meno regolare, alternando mesi di studio matto e disperato a mesi in cui andavo in fumetteria, facendo praticamente razzìa di tutte le nuove uscite che mi interessavano e nutrendomi con pane e fumetti. Oggi, invece, è tutto molto più facile. Magari non abbiamo la possibilità di sentire il profumo della carta – che la sottoscritta ama particolarmente – ma con i reader per fumetti possiamo leggere i nostri fumetti preferiti da qualsiasi parte. Niente e nessuno ci vieterà, in un secondo momento, di acquistare la versione cartacea per arricchire la nostra collezione. Qui di seguito abbiamo raccolto le migliori 5 app iOS per leggere fumetti su iPad.

Anno nuovo, vita nuova. O, meglio: anno nuovo, vecchi propositi. C’è una ricerca interessante che mostra come i buoni propositi per l’anno nuovo tendano a esaurirsi nel giro di qualche settimana. Vale per tutti i tipi di propositi, solo una parte, minoritaria, riesce a resistere fino alla fine dell’anno. Però, se si è davvero intenzionati, si può ricorrere a qualche trucco. L’abbiamo già visto con le app per perdere peso e le applicazioni per fare una dieta. Oggi lo vediamo con le app dedicate alla salute e le app di fitness. Servono, tutte, a monitorare il nostro esercizio fisico, a misurare i nostri successi e a motivarci nei momenti di stanchezza, o di sfiducia. Non tutte sono gratis, alcune hanno degli acquisti in-app, però sono tutte concentrate su come restare in forma e migliorare il nostro esercizio fisico.

Ogni volta che esco a cena con un amico, patito per gli articoli Apple, finiamo regolarmente per affrontare un’annosa questione che si protrae per il resto della serata: la presunta superiorità di Apple, posizione che non condivido affatto. Tesi sostenuta con varie argomentazioni “per l’uso che fai tu del telefono per lavoro, l’iPhone ti garantisce prestazioni superiori” oppure “hai la garanzia che il tuo dispositivo non si romperà mai, provare per credere”. I prodotti dell’azienda di Cupertino sono di ottima qualità, su questo non si discute, ma occorre dire che ci sono in circolazione altrettanti dispositivi Android che non hanno nulla da invidiare. Oggi vedremo le ragioni per preferire uno smartphone Android ad iPhone.

L’anno scorso è stato l’anno dei phablet, quei telefoni dallo schermo gigante, sopra i 5 o 6 pollici. E’ una categoria un po’ al limite, che pare più un nome inventato dalla sezione marketing che dall’effettiva necessità di distinguere smartphone grandi da tablet piccoli. Però è un nome che si è imposto, e che comprende, al suo interno, alcuni degli smartphone migliori del 2014 e del 2015. Volendo definire un principio oggettivo per definire un phablet, possiamo considerare tali tutti quei dispositivi che hanno uno schermo più grande di 5,3 pollici e nel contempo che siano più piccoli di 7 pollici. Il sistema operativo utilizzato non ha importanza in questa definizione, quindi possiamo considerare phablet anche un iPhone abbastanza grande o uno smartphone equipaggiato con Windows Phone. Detto questo, quali sono i migliori phablet? Scopriamolo con questa classifica.

Ogni volta che si cambia telefono ci si interroga su quali siano le applicazioni migliori, quelle da scaricare assolutamente, quelle indispensabili, quelle da avere senza indugio. Cambiare telefono è anche l’occasione migliore per non intasare la memoria del nuovo smartphone con app inutili, che magari occupano solo memoria e rallentano il dispositivo, ma che non vengono praticamente mai utilizzate. Vale per Android, e vale anche per i nuovi iPhone 6 e iPhone 6 Plus. Di seguito vedremo quali sono le prime app per iOS 8 per iPhone 6 da scaricare, ma grosso modo lo stesso discorso, e le stesse app, si possono trovare anche nei dispositivi Android. Quindi, detto questo, cominciamo con la nostra classifica.

È vero che sul web si può trovare di tutto, ma a volte non è semplice. Ci sono programmi o applicazioni, per esempio, che non è possibile trovare nei negozi virtuali ufficiali. A volte è un problema di copyright, come nel caso di chi cerca un emulatore di Super Nintendo (SNES) per Android, iPhone e iPad. Ne esistono, alcuni molto ben fatti, ma non sempre sono ufficialmente riconosciuti, e a volte potrebbero provocare problemi su iPhone o su Android. Però esiste un’applicazione per iPhone e iPad che permette di emulare Super Nintendo SNES legalmente e senza bisogno di fare un jailbreak. E ne esiste un’altra, gratis, per Android. Ma andiamo con ordine.

L’altra sera, tornando a casa, mi ha fermato un tipo chiedendomi se volevo comprare un iPhone. Ecco, magari è anche vera la storia del doppio regalo, e che non se ne fa nulla, e che… Però, insomma, a pensar male in questo caso non si fa peccato, e comprare iPhone rubati è un reato. E se anche non lo fosse, sarebbe comunque una cosa poco saggia da fare: tutti gli iPhone, gli iPod e gli iPad possono essere bloccati dal proprietario in caso di furto o smarrimento. In questo modo non si corre il rischio di vedere le proprie foto, i propri documenti, la propria identità digitale in mano a perfetti sconosciuti, e magari diffusi sul web. La cosa è ottima, per chi perde il proprio telefono, molto meno per chi si ritrova a comprare un iPhone rubato. Per fortuna, prima di sborsare inutilmente i propri soldi, è possibile scoprire se un iPhone risulta rubato. Come? Utilizzando il numero di serie del telefono, o il numero IMEI.

Una volta, dieci o quindici anni fa, quando non si conosceva una canzone si chiedeva ad amici e conoscenti. Magari si provava a canticchiarla, oppure se veniva trasmessa alla radio, si sperava che lo speaker ripetesse titolo e artista. Adesso nn è più così, ci sono modi più semplici. Sia Siri che Google Now e Cortana permettono di identificare una canzone già dalle prime note. E se gli assistenti vocali di Apple (iOS), Android e Windows Phone non fossero abbastanza precisi c’è sempre la possibilità di utilizzare un’applicazione specifica. Già, ma quale? Al momento la scelta migliore sembra ricadere su una tra Shazam e SoundHound. Vediamo di fare un confronto, e di capire quale sia la migliore app per riconoscere la musica.