Come Registrare le Telefonate con Android Automaticamente
Se c’è una cosa che mi piace veramente delle mail è la facilità con cui è possibile archiviarle, conservarle per poi riprenderle in un secondo momento. E’ come avere un blocco di appunti virtuale sicuro e semplice da sfruttare: informazioni, notizie, appuntamenti sono salvati nella mia casella mail pronti per essere ripresi, riutilizzati, consultati. A volte mi è anche capitato di spedirmi da solo delle mail, magari da cellulare, magari con date e orari di alcuni concerti di cui ho visto il manifesto per strada. Sì, con le mail è semplice farlo. Un po’ più difficile è fare lo stesso con le telefonate. Difficile, non impossibile: basta registrare le telefonate che riceviamo, meglio ancora se automaticamente e facendo attenzione a non finire la memoria a nostra disposizione.
Perché non è così semplice come sembra
Ci sono due ragioni per cui non è così semplice registrare le nostre telefonate. La prima è legata alla legge: possiamo registrare la chiamata solo se chi sta all’altro capo del telefono dà il suo consenso esplicito. Quindi dobbiamo, ogni volta, ricordare che stiamo registrando, e chiarire che useremo il file solo per uso personale, che non lo diffonderemo, e così via. In pratica se dobbiamo chiamare solo per confermare o meno un appuntamento o per una cosa veloce può essere che finiremo a passare più tempo a sbrigare le “pratiche burocratiche”. Questo per il nostro paese. Ma se poi cominciamo a chiamare all’estero allora la cosa si fa ancora più complessa. Ogni nazione e ogni stato ha le proprie regole e le proprie leggi. E rischieremo facilmente di infrangerle se non le conosciamo. Io non lo farei a cuor leggero, sopratutto in questo periodo: lo scandalo legato all’NSA è ancora troppo fresco, rischiamo di incorrere in guai alquanto sgradevoli anche senza aver fatto nulla di male.
La seconda ragione è squisitamente tecnica: anche se abbiamo fatto tutto per bene dal punto di vista legale nel momento più importante potremmo non avere un’applicazione per registrare chiamate in grado di funzionare bene. Può capitare che la registrazione si interrompa troppo presto, o che parta tardi, o che la qualità non sia adatta, e cose così. Per fortuna possiamo affrontare questo problema in maniera più ordinata rispetto al precedente. In fin dei conti tutto quello che ci serve è un po’ di perseveranza, pazienza e uno smartphone Android.
La parte difficile: trovare l’applicazione giusta
Le applicazioni che registrano le chiamate possono non funzionare in due diverse maniere: o non registrano proprio nulla oppure registrano solo uno dei due interlecutori, o noi o chi sta all’altro lato. Sfortunatamente alcune applicazioni che vanno bene per alcuni modelli potrebbero non funzionare con il nostro telefono, e viceversa. Quindi la prima cosa da fare è metterci l’animo in pace e provare varie applicazioni finché non troviamo quella giusta per noi. Personalmente suggerisco di usare due telefoni, il nostro su cui installare l’applicazione, un altro da usare per chiamare e simulare una telefonata vera.
Ovviamente quando decidiamo di provare un’applicaizione è consigliabile usarne una versione di prova, una di quelle con le funzioni limitate ma che non costano niente. Possiamo cercare su Google Play usando come parola di ricerca “Call Recorder“, magari assieme alla parolina magica “gratis”. Conviene cominciare con il primo risultato, e procedere in ordine finché non troviamo quello che fa per noi. Se siamo molto fortunati il primo andrà bene, ma di solito bisogna fare almeno due o tre tentativi diversi.
Il modo migliore di fare la prova è farsi aiutare da un amico: facciamoci chiamare e poi vediamo se la telefonata è stata registrata. Ma possiamo anche farlo da soli, facciamo partire l’applicazione e chiamiamo il secondo telefono. Ovviamente il secondo telefono deve essere distante dal primo, magari in un’altra stanza. Rispondiamo al secondo e diciamo qualcosa, ma qualcosa che ci permetta di capire da che telefono stiamo parlando. Va bene anche una cosa del tipo “Sono io che uso il secondo telefono”. Passiamo quindi al nostro telefono, e parliamo ancora una volta. Poi torniamo al secondo smartphone e continuamo questa conversazione con noi stessi. L’importante è che questo scambio di battute duri almeno mezzo minuto in modo da fare un test che sia il più possibile attendibile.
Dopo aver fatto tutto questo torniamo al nostro telefono e proviamo ad ascoltare la nostra registrazione. Se non sentiamo nulla, o solo un lato della conversazione, non vuol dire necessariamente che l’applicazione non funzione. Può anche essere solo colpa delle impostazioni, possiamo provare a cambiarle. Di solito tutte le applicazioni hanno una pagina dedicata alle impostazioni grosso modo simile a questa.
Ci sono varie “sorgenti” da cui l’applicazione può registrare e non è assolutamente detto che quella più ovvia sia quella corretta. Cominciamo dalla prima, e se non funziona proviamo man mano le altre opzioni. Mi raccomando, non gettate la spugna. Se l’applicazione vi piace provate tutte le combinazini prima di darla per persa. Certo, può anche essere che sia una partita persa ma per lo meno abbiamo provato.
Tra parentesi, questo è proprio il motivo per cui spesso le classifiche liste sulle migliori applicazioni per registrare telefonate su Android si rivelano frustranti: ogni smartphone interpreta a suo modo queste sorgenti e la fonte audio che funziona su un modello magari non dà segni di vita su un altro.
La seconda regione per cui un’applicazione per registrare le chiamate non funziona è legata al volume: magari riusciamo a registrare le voci ma sono troppo basse per essere riascoltate agevolmente. Di solito nelle impostazioni delle applicaizioni c’è un modo per regolare questa cosa. Possiamo anche provare direttamente dalle impostazioni del telefono, a volte basta questo.
Infine c’è da tenere presente che spesso le applicazioni registrano le chiamate in formato AMR o 3GP. La cosa può anche essere fastidiosa perché poi dobbiamo cercare un player in grado di riprodurre questo formato di file. Conviene impostare come formato MP3, il formato audio attualmente più diffuso.
La parte semplice: lo spazio per registrare le telefonate
Infine c’è un ulteriore problema in cui possiamo incappare: non abbiamo abbastanza spazio nel telefono per registrare automaticamente tutte le chiamate. Fortunatamente possiamo risolvere rapidamente questo problema, basta sincronizzare le registrazioni con un servizio cloud e rimuovere automaticamente dal dispositivo i file appena sono al sicuro online. Possiamo sfruttare Drive di Google ma probabilmente la cosa migliore è sfruttare DropSync, un client di Dropbox che fa proprio quello che ci serve.
Ovviamente può anche capitare di finire il nostro spazio su Dropbox ma si tratta di una cosa semplice da risolvere. Possiamo scariare i nostri file su un PC, magari pianificando l’operazione perché venga fatta automaticamente ogni tot giorni. Oppure possiamo comprare più spazio. Personalmente non mi è mai capitato di esaurire lo spazio su Dropbox, anche perché usando dispositivi Samsung ho ricevuto 50GB gratis semplicemente collegandomi dal cellulare.
Con questo ho concluso. Come abbiamo visto non è una cosa semplice riuscire a registrare automaticamente le nostre chiamate ma non è nemmeno così difficile. Alla fine dobbiamo solo avere un po’ di pazienza e andare per tentativi finché non troviamo l’applicazione giusta per noi.