Nuovo Smartphone Android? 4 Applicazioni da Installare Subito
Regalare per Natale, o per compleanno, un nuovo smartphone Android può essere controproducente. Nel mio caso è stata una pessima idea, l’amica a cui l’ho donato ha un pessimo rapporto con la tecnologia. Sì, anche con quella semplice come un cellulare Android. Che poi, se ci pensi, la potenza di calcolo contenuta in uno smartphone, anche in uno di quelli venduti a meno di cento euro, è più che sufficiente a portare un’astronave sulla Luna. Sì, magari non ti consiglio di provarci davvero, a partire per lo spazio usando un telefono come computer di bordo. Ma non per il telefono in sé. No, perché non esiste un’applicazione (sul Play Market) in grado di pilotare efficacemente la tua navicella. Non ancora, per lo meno. Però esistono alcune applicazioni da avere assolutamente e da installare subito dopo aver acceso il tuo nuovo smartphone.
1. Un buon antivirus: Avast! Mobile Security & Antivirus
E se il tuo telefono è più potente dei computer della Nasa degli anni ’60 mi pare ovvio quale sia la prima applicazione da installare: un antivirus. Sì, oramai anche Android (ma lo stesso discorso vale per i Windows Phone e, in misura molto minore, per il mondo Apple) è diventata terra fertile per virus, malware e altre bestiacce infami create appositamente per rubare la tua identità virtuale, o i nostri soldi.
E’ vero, non siamo in piena emergenza, e con un pizzico di fortuna non avrai mai problemi di sicurezza sul tuo smartphone. Come per il PC il consiglio migliore è di scaricare applicazioni solo dal market ufficiale di Android, ovvero Google Play, o al massimo da quello di Amazon. Sì, anche lo store di Samsung è sicuro, abbastanza sicuro, ma ha molte meno applicazioni, e spesso anche poco ottimizzate. Da evitare assolutamente i store “pirata”, quelli da cui scaricare applicazioni gratis che sono a pagamento negli altri negozi: non ci sono controlli e, spesso, per risparmiare qualche euro si rischia di perdere il controllo della nostra carta di credito o peggio.
Ma anche se Google fa tutto sommato un buon lavoro di prevenzione, e controlla tutte le applicazioni inserite nel suo negozio, può capitare comunque di incappare in un virus o in un malware. E come accade sul PC serve un buon antivirus per bloccare subito la minaccia, o ripulire il sistema infettato. Tra tutti gli antivirus possibili uno dei migliori è Avast! Che poi non è altro che la versione per Android di uno dei migliori antivirus per computer. Ed entrambe le versioni, quella per desktop e quella per mobile, riescono a raggiungere una percentuale di successo vicina al 100 per cento. E i falsi allarmi, i così detti falsi positivi, sono quasi inesistenti.
2. Gestire le password: KeePassDroid
E sempre in tema di sicurezza il secondo problema dei telefoni è legato alle password. Perché? Perché nei telefoni ci sono mille mila account, e ognuno di questi è perennemente attivo. Ok, magari non tutti contemporaneamente ma pensaci un attimo: la mail, Facebook e Twitter, Amazon Store, Account Google, i servizi del tuo operatore telefonico, l’applicazione della banca (e/o delle Poste), giochi vari, DropBox… E queste sono sole prime cose che mi vengono in mente. Perdere il telefono, o farselo rubare, può significare la perdita della nostra identità digitale e anche, nei casi peggiori, di una quota non indifferente di soldi.
Come ho detto prima non è il caso più comune. Per fortuna. Ma non è nemmeno così improbabile. Per sfortuna. Cosa fare, allora? Beh, il consiglio è copiare il metodo utilizzato sul PC: un programma per gestire tutte le nostre password e i nostri account. Tra tutti vale la pena citare KeePassDroid.
Sai, potevo quasi fare un copia incolla del primo capitoletto di questo articolo perché sia Avast che KeePassDroid sono molto simili. Anche KeePassDroid è la versione mobile di un programma per computer, KeePass per l’appunto. Questo garantisce due vantaggi: è possibile sincronizzare PC e Smarphone così da non dover cambiare manualmente il “portafogli digitale delle password”. Lo si può fare usando DropBox, o Google Drive. Basta solo ricordare una cosa: se il telefono o il PC viene rubato per prima cosa cambia la password del servizio cloud utilizzato. No, perché sai com’è? Se lo fai dopo aver modificato tutte le altre password rischi di passare direttamente le nuove parole d’ordine a chiunque abbia in mano il dispositivo perso.
3. Messaggi gratis: WhatsApp
Ok, basta applicazioni di sicurezza prese a forza dal mondo desktop. Passo all’applicazione che non può mancare in un telefono. Come, quale? Ma qualcosa che permetta di comunicare con gli altri, magari senza spendere un soldo. Alla fine uno smartphone è pur sempre un telefono. Sì, magari con più funzioni, con una macchina fotografica e la radio ma il suo scopo originale è lo stesso da sempre: mettere ognuno di noi in contatto, potenziale, con il resto del mondo.
Se ci pensi è proprio questo il motivo per cui sono così diffusi, in Italia e non solo: è fantastico essere sempre connessi ai nostri amici e ai nostri cari, poter scambiare una parola con loro in ogni momento. O anche solo uno smile per SMS. Già, gli SMS: te lo ricordi quanto costavano una volta? E quanto era frustrante essere limitati dai pochi caratteri concessi. Altro che Twitter, lì pagavi salato un solo carattere in più. E allora, per risparmiare, c’è lo “squillino”: ti penso, non ho una lira (argh… c’erano ancora le lire, ma quanto tempo è passato?) e quindi ti faccio squillare il telefono così sai che sei nei miei pensieri.
Sono passati anni da allora ma una cosa è rimasta costante: gli SMS costano cari ancora oggi. Però è possibile comunicare spendendo molto meno e in maniera più efficiente utilizzando uno dei tanti sistemi di messaggistica istantanea. Sì, alcuni li chiamano chat, e in sostanza lo sono, anche se un po’ più evolute.
La scelta del sistema di messaggistica da usare non è così banale come sembra. Molto dipende da cosa usano i propri amici, e i propri contatti. In Italia va per la maggiore WhatsApp, ne avrai sentito parlare. Bene, WhatsApp è praticamente gratis (costa meno di un euro all’anno, cioè nulla) e sfrutta il numero di cellulare come identificativo. Non servono né nomi utente né mail o altro: in un attimo è possibile sapere chi dei nostri contatti in rubrica la utilizza e comunicare direttamente.
Oltre a WhatsApp io utilizzo anche Google Hangout, la versione della Grande G delle antiche chat. Perché? Perché a differenza di WhatsApp permette di fare videochiamate. Ed è usata da molti miei contatti che vivono all’estero. Non l’ho però inserita in questo elenco per una ragione molto semplice: non c’è bisogno di installarla, è praticamente di default in tutti i telefoni Android.
4. Per coccolare la pigrizia: Trigger
L’ultima applicazione che ti consiglio è un po’ da smanettoni: Trigger. A cosa serve? Ad automatizzare tutta una serie di operazioni, dall’attivazione del WiFi all’invio dei messaggi automatici passando per la gestione del volume della suoneria. Si tratta di un’applicazione davvero comoda per tutte le operazioni noiose e routinarie. Io la uso abbastanza, ed è per questo che la consiglio. Ma, come ho già detto, è anche abbastanza particolare quindi prendilo come un consiglio facoltativo e sentiti pure libero di dimenticarti della sua esistenza, se non ti interessa.