Disney Plus: il mondo aveva davvero bisogno di un nuovo servizio di streaming?

di Vittorio

Negli ultimi anni lo streaming online è cresciuto a dismisura generando profitti per circa 16 miliardi di euro soltanto nel 2020. Le persone preferiscono guardare i contenuti sui propri dispositivi quando e come vogliono rispetto alle altre soluzioni tradizionali come cinema e televisione. Questo dirompente successo è anche ciò che ha portato alla nascita di nuovi servizi di streaming, come ad esempio Disney Plus, disponibile in Italia da solo pochi mesi.

Dato che l’offerta di piattaforme di streaming è già consistente e ricca, tra cui spiccano nomi come Netflix, Prime Video e Sky GO, alcuni potrebbero chiedersi se la piattaforma Disney Plus fosse davvero necessaria e se il pubblico stia reagendo bene, abbonandosi a questo servizio. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, i risultati sono da record con circa 60 milioni di abbonati che permettono alla società di pensare già al futuro, visto che in cantiere è presente un nuovo servizio di streaming chiamato Star.

Logo di Disney Plus

La piattaforma in Italia non registra numeri simili agli Stati Uniti, anche per ovvi motivi dati dal minor numero di potenziali utenti. In ogni caso, Disney Plus ha registrato un vero e proprio boom alla data del lancio, ma attualmente non riesce a sovrastare l’impatto di altre piattaforme, prima fra tutte Netflix, che sembra disporre ancora della più ampia fetta di mercato.

Che cosa offre Disney Plus?

Come quasi tutti i servizi di streaming disponibili, Disney Plus offre un pacchetto di titoli e funzioni molto simile. Anche le modalità di trasmissione e pubblicazione dei contenuti sono le stesse già viste su altre piattaforme. Nello specifico, ecco alcune caratteristiche chiave di Disney Plus.

Geo-protezione delle librerie. Proprio come già fatto da Netflix e Sky Go, anche Disney Plus offre contenuti geo-protetti, fatto che significa che non è possibile accedere al servizio italiano se ci si trova all’estero. Lo stesso vale per le altre nazioni. In questo senso, il catalogo differisce da nazione a nazione a seconda dei diritti detenuti nel paese. Un bel limite che gli utenti devono ancora sopportare se desiderano usare il servizio. Una soluzione per accedere al catalogo italiano anche quando ci si trova all’estero potrebbe essere quella di usare una vpn per Disney Plus Italia, tuttavia bisogna fare attenzione a disporre di velocità sufficiente per poter realmente visualizzare i contenuti in streaming senza rallentamenti o blocchi.

Contenuti in alta definizione. Seguendo la stessa linea di Netflix e Prime Video, anche Disney Plus ha deciso di offrire il massimo della definizione disponibile ai suoi abbonati. Nel caso in cui si disponga di un dispositivo compatibile e di una connessione sufficientemente potente, infatti, permette di visualizzare serie e film in 4K HDR, compreso nell’abbonamento. La piattaforma è abbastanza performante in questo senso, allineandosi con quelli che sono gli standard del settore.

Serie TV e film originali. Proprio come già fatto da altri servizi, anche Disney Plus cerca di conquistare gli spettatori con contenuti originali non disponibili da nessun’altra parte. Tra questi spiccano il film Mulan, il remake di Lilli e il vagabondo e la serie dell’universo Star Wars The Mandalorian. I contenuti originali, sono, in realtà, l’unico vero motivo per decidere di acquistare il servizio, che altrimenti si scontrerebbe con librerie e raccolte molto più ampie, già offerte dalla concorrenza. Un occhio di riguardo anche per i più piccoli con tanti cartoni animati, e non potrebbe essere altrimenti dato che stiamo pur sempre parlando di Disney.

Ricapitolando, il servizio Disney Plus ha sicuramente avuto un certo impatto nel mercato dello streaming. Non era necessario, ma è stato accolto positivamente dagli spettatori italiani soprattutto per i contenuti originali.