33 Esempi di Biglietti da Visita per Fotografi
Fare fotografie è una delle cose che fanno tutti, o quasi. Anche perché oramai qualsiasi smartphone permette di scattare foto di discreta qualità, e ci sono molte app per Android e iPhone in grado di migliorare le foto stesse. Ma una cosa è fare fotografie per hobby, una cosa è farlo come lavoro. Al di là della necessità di avere, se si è fotografi professionisti, una reflex di ottima qualità, è importante avere la passione per studiare e affinare la tecnica, e l’umiltà di imparare dai propri errori e di accettare gli insegnamenti dei migliori. E, anche, un pizzico di competenza nell’autopromozione. Per questo è importante avere un sito web, un nome e un simbolo riconoscibile, e un biglietto da visita. Ma non un biglietto da visita qualsiasi, serve un biglietto da visita chiaro e nel contempo creativo e originale. E che trasmetta immediatamente competenza, affidabilità e capacità. Di seguito abbiamo raccolto una trentina di esempi, di biglietti da visita da cui trarre spunto e ispirazione per migliorare il proprio. O per cominciare a crearne uno, se non lo si è già fatto.
L’anno scorso è stato l’anno dei phablet, quei telefoni dallo schermo gigante, sopra i 5 o 6 pollici. E’ una categoria un po’ al limite, che pare più un nome inventato dalla sezione marketing che dall’effettiva necessità di distinguere smartphone grandi da tablet piccoli. Però è un nome che si è imposto, e che comprende, al suo interno, alcuni degli smartphone migliori del 2014 e del 2015. Volendo definire un principio oggettivo per definire un phablet, possiamo considerare tali tutti quei dispositivi che hanno uno schermo più grande di 5,3 pollici e nel contempo che siano più piccoli di 7 pollici. Il sistema operativo utilizzato non ha importanza in questa definizione, quindi possiamo considerare phablet anche un iPhone abbastanza grande o uno smartphone equipaggiato con Windows Phone. Detto questo, quali sono i migliori phablet? Scopriamolo con questa classifica.
Non è difficile riempire la memoria di un cellulare, oggigiorno. Alla fin dei conti basta uno smartphone con una buona fotocamera, un po’ di passione per la fotografia, o anche semplicemente la volontà di conservare ricordi, e immagini, di luoghi e avvenimenti. Ci sono però alcuni trucchi che permettono di risparmiare memoria, soprattutto quando si scattano tante foto. Il primo, banale, è spostare tutte le proprie foto su PC o su chiavetta. Il secondo, impostare un servizio di backup automatico dei propri scatti su cloud (Google Drive o DropBox vanno benissimo) ed eliminare le foto dal telefono. Ma si può anche decidere di salvare in automatico le fotografie su una scheda
Ogni volta che si cambia telefono ci si interroga su quali siano le applicazioni migliori, quelle da scaricare assolutamente, quelle indispensabili, quelle da avere senza indugio. Cambiare telefono è anche l’occasione migliore per non intasare la memoria del nuovo smartphone con app inutili, che magari occupano solo memoria e rallentano il dispositivo, ma che non vengono praticamente mai utilizzate. Vale per Android, e vale anche per i nuovi iPhone 6 e iPhone 6 Plus. Di seguito vedremo quali sono le prime app per iOS 8 per iPhone 6 da scaricare, ma grosso modo lo stesso discorso, e le stesse app, si possono trovare anche nei dispositivi Android. Quindi, detto questo, cominciamo con la nostra classifica.
Oggi una classifica molto geek, lo ammetto: non tutti sono interessati alla programmazione, e meno ancora troveranno utile avere sempre con sé un editor con cui intervenire sul codice. Anche perché programmare con il PC, davanti a schermi grandi, è molto meglio che in movimento su un schermo da qualche pollice, o su un tablet. Però può capitare, di doverlo fare, di dover intervenire su un sorgente apportando modifiche, o introducendo migliorie. Per fortuna sul Play Store di Google ci sono molte app editor di codice, costruite per lo più da chi effettivamente ha bisogno di poter programmare con Android, da smartphone o da tablet. In questa classifica abbiamo raggruppato le migliori applicazioni, quelle che abbiamo usato e che ci sono piaciute, e che consigliamo a chi è nerd al punto giusto, come noi.
Una delle cose più bizzarre di Google è la sua capacità di cominciare mille progetti diversi, e di portarne a termine solo una piccola parte senza farsi troppi problemi. Va bene così, perché da questi esperimenti derivano prodotti interessanti, e oramai fondamentali, come Google Maps e Gmail. Una delle cose che vedrà la fine, prima o poi, sarà l’avere due diversi sistemi operativi sviluppati e seguiti da Google. Da un lato c’è Android, il sistema operativo per smartphone più diffuso al mondo. Dall’altro c’è ChromeOS, utilizzato solo su un ristretto numero di portatili. E su cui non girano programmi e applicazioni di Android. O, meglio, non giravano, perché Google ha cominciato a unificare le varie API e adesso alcune – pochissime – app Android sono in grado di funzionare su Chrome. E con Chrome si intende sia il sistema operativo di Google ma anche il diffusissimo browser. Che vuol dire, in pratica? Beh, che in questa maniera sarà possibile utilizzare le app Android anche su Windows, Mac e Linux. Vediamo come fare.
L’altra sera, tornando a casa, mi ha fermato un tipo chiedendomi se volevo comprare un iPhone. Ecco, magari è anche vera la storia del doppio regalo, e che non se ne fa nulla, e che… Però, insomma, a pensar male in questo caso non si fa peccato, e comprare iPhone rubati è un reato. E se anche non lo fosse, sarebbe comunque una cosa poco saggia da fare: