I Migliori Phablet di Fine 2014 e Inizio 2015
L’anno scorso è stato l’anno dei phablet, quei telefoni dallo schermo gigante, sopra i 5 o 6 pollici. E’ una categoria un po’ al limite, che pare più un nome inventato dalla sezione marketing che dall’effettiva necessità di distinguere smartphone grandi da tablet piccoli. Però è un nome che si è imposto, e che comprende, al suo interno, alcuni degli smartphone migliori del 2014 e del 2015. Volendo definire un principio oggettivo per definire un phablet, possiamo considerare tali tutti quei dispositivi che hanno uno schermo più grande di 5,3 pollici e nel contempo che siano più piccoli di 7 pollici. Il sistema operativo utilizzato non ha importanza in questa definizione, quindi possiamo considerare phablet anche un iPhone abbastanza grande o uno smartphone equipaggiato con Windows Phone. Detto questo, quali sono i migliori phablet? Scopriamolo con questa classifica.
Ogni volta che si cambia telefono ci si interroga su quali siano le applicazioni migliori, quelle da scaricare assolutamente, quelle indispensabili, quelle da avere senza indugio. Cambiare telefono è anche l’occasione migliore per non intasare la memoria del nuovo smartphone con app inutili, che magari occupano solo memoria e rallentano il dispositivo, ma che non vengono praticamente mai utilizzate. Vale per Android, e vale anche per i nuovi iPhone 6 e iPhone 6 Plus. Di seguito vedremo quali sono le prime app per iOS 8 per iPhone 6 da scaricare, ma grosso modo lo stesso discorso, e le stesse app, si possono trovare anche nei dispositivi Android. Quindi, detto questo, cominciamo con la nostra classifica.
L’altra sera, tornando a casa, mi ha fermato un tipo chiedendomi se volevo comprare un iPhone. Ecco, magari è anche vera la storia del doppio regalo, e che non se ne fa nulla, e che… Però, insomma, a pensar male in questo caso non si fa peccato, e comprare iPhone rubati è un reato. E se anche non lo fosse, sarebbe comunque una cosa poco saggia da fare:
iOS, ovvero il sistema operativo installato nei dispositivi Apple, cioè iPhone e iPad, è molto sicuro. Lo è sia dal punto di resistenza ad attacchi hacker, di contaminazioni di virus e malware, sia per la facilità d’uso e la difficoltà a danneggiare il dispositivo senza volerlo. Però la sicurezza applicata ad iPhone e iPad comporta alcune limitazioni, sopratutto per quanto riguarda lo scaricare e l’installare applicazioni non presenti nell’App Store ufficiale di Apple. Il che significa non poter usare applicazioni piratate, e questo è anche comprensibile, ma anche non poter sfruttare a pieno tutte le caratteristiche di iPhone e iPad. Comprensibile, quindi, che si ricorra al jailbreak per ottenere i permessi di root e sfruttare al massimo un iPhone e un iPad. Peccato non sia esattamente un’ottima idea. Anzi, ci sono più buone ragioni per non fare il jaibreak di iPhone e iPad più che per farlo.
Capita raramente di pensarci, ma i nostri smartphone sono oramai parte integrante delle nostre vite. Sì, è vero, c’è ancora chi vive, benissimo, con un cellulare vecchia generazione, o addirittura proprio senza un telefonino. Ma dopo che si comincia a usare uno smartphone ci si accorge di quanto è comodo avere sempre con sé musica, internet, libri, contatti, chat, macchina fotografica. E anche il conto, e la carta di credito. In alcuni parti del mondo, e anche in alcune città italiane, è possibile pagare la spesa, il biglietto dei mezzi, e molto altro, direttamente da smartphone. E’ facile capire, quindi, come in questa situazione divenga oltremodo pericoloso ritrovarsi con il proprio smartphone infettato da un virus. Per fortuna esiste modo per proteggersi, ed evitare guai gravi.
Le applicazioni Apple per controllare, monitorare, rintracciare e bloccare un dispositivo perso o bloccato sono le migliori. Le migliori nel mondo Apple, ovvio, ma non solo. E, come se non bastasse, oltre a essere complete sono anche semplici da usare, e molto simili per tutti i diversi dispositivi. L’unica scocciatura è legata alla loro attivazione e configurazione. Già, perché rispetto alla controparte Android, incompleta ma attiva in automatico per ogni nuovo smartphone Android, Apple richiede di confermare e abilitare la possibilità di rintracciare e bloccare il proprio iPhone, o iPad, o Mac. In questa rapida guida vediamo come abilitare e sfruttare questa possibilità.
Oramai è facilissimo migliorare una fotografia fatta con smartphone e tablet Android o iPhone e iPad: basta avere una fotocamera decente, e un’applicazione ben fatta. E non è un caso che sui social network molti postano selfie, o le foto del proprio pranzo, o panorami, o ricordi delle vacanze. E’ facile, molto facile, avere dei bei scatti da mostrare ad amici, parenti, e anche agli sconosciuti per scatenare un po’ di invidia. Meno semplice è, invece, ottenere dei video di buona qualità. Eppure le applicazioni non mancano, semplicemente sono o sconosciute, o un po’ meno immediate da utilizzare. Però dopo aver capito il loro funzionamento basta davvero poco per trasformare un video potenzialmente noioso in un qualcosa di spettacolare.