Come Disinstallare App Android
Alcune operazioni semplici, come disinstallare un’applicazione Android, a volte presentano problemi bizzarri. Giusto per dire, su un sistema desktop, come un computer Windows, quando si installa un programma si trova anche, nella stessa cartella, il comando o il programma da utilizzare per disinstallare quello stesso programma. Con Android no, non è così. Ha senso, penso, dal punto di vista grafico, in questo modo si ha solo un’icona per applicazione invece di due, e per smartphone e tablet è uno risparmio di spazio notevole. Però questo complica un po’ le cose quando si vuole disinstallare app Android. Per fortuna una volta capito come fare non è difficile eliminare un’applicazione da smartphone e tablet. E non c’è nemmeno un unico modo per farlo, ce ne sono almeno due. Vediamoli rapidamente.
Adesso non so se Agosto sarà solare, o se il tempo continuerà a essere più autunnale che estivo. Di certo durante le vacanze, e più in generale, meglio essere preparati per immortalare ricordi e situazioni buffe. O anche cose carine, qualcosa che valga la pena di condividere sui social network o di conservare nell’album digitale dei ricordi. Volendo si può anche pensare di comprare una macchina fotografica digitale reflex. Oppure, se il proprio smartphone è abbastanza recente, utilizzare il proprio telefono Android al meglio con una applicazione di fotografia. Vediamo, rapidamente, quali sono le migliori app di fotografia per Android, quelle che permettono di scattare foto di buona qualità e quelle che lasciano la libertà di aggiungere filtri, effetti speciali e cornici. O anche solo quelle che sono semplici da usare e che fanno tutte in automatico senza obbligarci a impostare manualmente ogni cosa.
Le applicazioni Apple per controllare, monitorare, rintracciare e bloccare un dispositivo perso o bloccato sono le migliori. Le migliori nel mondo Apple, ovvio, ma non solo. E, come se non bastasse, oltre a essere complete sono anche semplici da usare, e molto simili per tutti i diversi dispositivi. L’unica scocciatura è legata alla loro attivazione e configurazione. Già, perché rispetto alla controparte Android, incompleta ma attiva in automatico per ogni nuovo smartphone Android, Apple richiede di confermare e abilitare la possibilità di rintracciare e bloccare il proprio iPhone, o iPad, o Mac. In questa rapida guida vediamo come abilitare e sfruttare questa possibilità.
Oramai è facilissimo migliorare una fotografia fatta con smartphone e tablet Android o iPhone e iPad: basta avere una fotocamera decente, e un’applicazione ben fatta. E non è un caso che sui social network molti postano selfie, o le foto del proprio pranzo, o panorami, o ricordi delle vacanze. E’ facile, molto facile, avere dei bei scatti da mostrare ad amici, parenti, e anche agli sconosciuti per scatenare un po’ di invidia. Meno semplice è, invece, ottenere dei video di buona qualità. Eppure le applicazioni non mancano, semplicemente sono o sconosciute, o un po’ meno immediate da utilizzare. Però dopo aver capito il loro funzionamento basta davvero poco per trasformare un video potenzialmente noioso in un qualcosa di spettacolare.
In estate, e durante le vacanze in generale, è più probabile perdere il proprio telefono. Può essere per colpa nostra, magari perché siamo distratti, o per colpa altrui, perché ci viene rubato. Però oramai c’è comunque modo di ritrovare uno smartphone, un tablet e addirittura un PC perso, rubato o smarrito che sia. Ci sono vari modi, alcuni gratis altri a pagamento. Anche se nella sostanza fanno tutti la stessa cosa, rintracciano l’oggetto perso, nella pratica ogni sistema operativo ha la sua applicazione specifica, ottimizzata e perfezionata per quel particolare dispositivo.
Uno degli aspetti più sottovalutati è legato all’importanza del carattere utilizzato nei propri dispositivi elettronici. Sottovalutata da chi li utilizza, perché Google, e Apple, e Amazon, e tutte le altre aziende legate all’elettronica ci stanno molto attenti. E hanno i loro font, studiati e creati per rendere più rilassante e più piacevole l’utilizzo di smartphone, tablet ed ebook reader. Ma non sempre basta, a volte si preferirebbe cambiare il font sul proprio telefono, magari utilizzando un san serif, o qualcosa di più personalizzato. Su Android si può fare facilmente, cambiare font intendo, e ci sono anche più modi. Il primo è davvero banale, ma non permette molte personalizzazioni. Gli altri modi, invece, permettono di personalizzare font in maniera più profonda.
A meno di non avere un piano dati infinito, letteralmente, e poter navigare da smartphone senza preoccuparsi, prima o poi ci si ritroverà nella condizione di dover ridurre Facebook, chat varie, WhatsApp, o di rimandare l’aggiornamento delle applicazioni. Sarà così ancora per molto tempo, perché di piani davvero flat per smartphone non ce ne sono. Però è anche vero che è comunque possibile limitare i danni utilizzando alcuni accorgimenti; il che non vuol dire smettere di usare internet, o limitarci alle cose strettamente indispensabili. Per nostra fortuna, e per previdenza dei vari programmatori, esistono applicazioni, e impostazioni, di Android che servono apposta per consumare meno traffico dati internet senza che ci siano rallentamenti o problemi vari. Vediamo come.
Qualche tempo fa ho parlato di
Il modo in cui viene gestito lo spazio su iPhone e iPad può apparire bizzarro a chi viene dal mondo Windows. Ogni file esiste solo in quanto collegato a una particolare applicazione, e l’applicazione stessa conteggia i file come parte di sé. In pratica le fotografie vengono conteggiate, come memoria e spazio occupato, nella galleria, i libri come Kindle, i video nel riproduttore musicale. Ha senso, davvero, questo modo di ragionare, ma crea anche dei problemi quando si deve cominciare a mettere ordine su iPhone e iPad. Anche se non è intuitivo al massimo, è comunque possibile liberare spazio sui dispositivi Apple senza fare troppa fatica. Vediamo come.